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La Dama infedele 

Due gare, Staffetta e Portantina, compongono un unico gioco, denominato della “Dama infedele”. Il nome prende spunto da una vicenda di storia nocerina. Nei primi decenni del XV secolo, la città di Nocera era governata dal castellano e uomo di fiducia della famiglia Trinci ser Pietro di Pasquale da Rasiglia, sposato con la giovane Orsolina. La storia narra dell’infedeltà della castellana, che avrebbe avuto una relazione amorosa con Niccolò Trinci. Ser Pietro, venuto a sapere della cosa, decise di vendicarsi e invitò Niccolò e i suoi fratelli Bartolomeo e Corrado ad una battuta di caccia, alla quale presero parte solo i primi due. Durante la notte, mentre erano ospiti nella rocca nocerina, i due fratelli vennero assaliti nella notte e uccisi per vendetta. Ma vendetta chiama vendetta e quello di quell’infausta notte non fu il solo sangue a scorrere. Infatti il fratello scampato all’uccisione, Corrado, affiancato dal capitano di ventura Braccio da Montone, assediò la città. A nulla valse il tentativo del castellano nocerino di sollevare la città contro i Trinci, che giunsero a Nocera senza ostacoli. Pietro si rifugiò con la moglie Orsolina sulla torre del Campanaccio. Vista la sorte che si apprestava a compiere, prima gettò la sposa dalla torre, poi si tolse la vita anch’esso allo stesso modo. Corrado III Trinci non ebbe pietà: giustiziò il padre del castellano, fece uccidere i suoi parenti fino al terzo grado e, si narra, ne smembrò i corpi per darli in pasto ai cani. Era il 1421.

 

Un tragico fatto di sangue, ricordato come strage dei Trinci o eccidio di Nocera, che è rimasto impresso nella storia della città. Da qui il ricordo di quel reale accadimento storico nelle gare della più grande rievocazione nocerina.

 

E anche le moderne dame dei due quartieri possono essere infedeli. Infatti, la particolarità di Staffetta e Portantina è che al termine di ogni tratto di gara l’atleta vittorioso sceglie la sua dama, della quale la sorte stabilirà fedeltà o infedeltà. Al momento della vittoria, infatti, il quartiere vincitore può scegliere fra due brocche sigillate portate da due dame, una di Borgo San Martino e l’altra di Porta Santa Croce. All’interno della brocca è nascosto un fazzoletto con i colori di un solo quartiere e nessuno dei contendenti, nemmeno le date, conoscono quale colore sia contenuto. Se l’atleta vincitore sceglie la dama che tiene la brocca contenente i colori del proprio quartiere, a questo viene assegnato un punto in più rispetto al risultato della gara. Ma se il fazzoletto è dei colori dei quartiere avversario, sarà quest’ultimo a vedersi assegnare il punto. E la dama sarà stata infedele.

 

 

Staffetta

 

La Staffetta è la prima delle gare della “Dama infedele”. Si tratta di una gara che premia scatto e velocità degli atleti, che gareggiano appaiati in quattro tratti prestabiliti della piazza e del centro storico. Al termine di ogni tratto di gara, che assegna al vincitore quattro punti, l’atleta che per primo ha tagliato il traguardo può scegliere una dama e rompere la brocca che essa tiene in mano. I colori del fazzoletto contenuto nella brocca (sigillata) assegnano un ulteriore punto a uno dei due quartieri, in base alla “fedeltà” o “infedeltà” della dama.

 

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Portantina

 

La Portantina, gara fra quelle della “Dama infedele”, è uno dei giochi più caratteristici del Palio e premia velocità e resistenza. Il suo simbolo è la portantina di legno portata a spalla da quattro atleti, con sopra un quinto atleta che deve saper rimanere saldamente in equilibrio durante la corsa che stabilirà il vincitore. La gara della Portantina viene disputata lungo tre tratti di gara che salgono nel centro storico da piazza Umberto I fino alla cima dell’acropoli, via San Rinaldo, passando in Corso Vittorio Emanuele (per i nocerini “il Borgo”) fino ad arrivare ai piedi della cattedrale e del Campanaccio.

A disputare ogni tratto di gara sono cinque atleti, quattro diversi per ogni tratto e uno fisso, il Priore. I quattro atleti che cambiano ad ogni tratto sono coloro che portano a spalla la portantina di legno, sulla quale siede il Priore. I tratti di gara da disputare sono tre e assegnano ciascuno cinque punti, più il fazzoletto della dama contenuto nella brocca, che assegna il consueto punto “fedele” o “infedele” dettato dalla sorte.

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